Una farina di alta qualità, senza compromessi, riservata agli esperti del settore, ricca di profumi e sapori, sapiente miscela di farine di grani italiani e crusche leggere, per offrire una farina di tipo 1, poco raffinata ma estremamente gradevole, per una tradizione che si rinnova nel rispetto della salute.
Da tanto, tanto tempo in molti chiedevano: “Ma perché non fate una
farina apposta per noi confratelli? Una farina di alta qualità, che sia
all'altezza delle nostre capacità tecniche...”.
In effetti, qualche anno fa ci avevamo già provato, con un piccolo
molino di Artena, ma l'esperienza fu veramente infelice per diversi
motivi e così, sia la farina, che il molino, che Artena furono
archiviati in via definitiva e oggi sono solo brutti
ricordi.
Ultimamente, però, le richieste si sono fatte sempre più pressanti e
così, carichi di buona volontà, ci siamo messi io e Francesco Priori a
studiare che cosa esattamente volessimo fare.
Un bell'elenco di desideri, come una letterina a Babbo Natale.
“Vogliamo solo grani italiani! E chi si fida più di questa
Russia... per carità!” e si, perché l'Italia è un paese che cura al
massimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, malgrado le brutte
eccezioni. Il Made in Italy alimentare resta una garanzia
assoluta a livello globale, sia per la legislazione e sia per le
ricadute sulla qualità del prodotto e noi vogliamo solo il meglio,
giusto?
Ed eccoci a stilare la lista... e poi?
“Dev'essere salutare, magari un bel Tipo 1, con tante crusche, così
riduciamo anche un po' il picco glicemico, facilitiamo la digeribilità,
ecc...
L'unico problema è che le crusche appesantiscono l'impasto e al morso risultano poco gradevoli e secche. E allora, che si fa?
Si seleziona la tipologia delle crusche!!! Vogliamo solo crusche
degli strati interni, il cosiddetto “cruschello”, ossia quella crusca
più leggera, ricca di acqua, di vitamine e di sali minerali e meno
lignina (che non darebbe un gusto piacevole).
Usare gli strati interni delle crusche porta anche un colore
diverso alla farina. E' sempre una Tipo 1, ma non è così scura come ci
si aspetterebbe, anzi. E' chiara, leggermente ambrata, puntinata di
piccole crusche e soprattutto è profumatissima.
Il profumo di questa farina, così ricca di fibre, è un'esperienza bellissima, che vi colpirà, vedrete.
E quindi, con queste crusche “leggere”, il risultato è che
l'impasto si appesantisce molto meno del normale, sale e si riempie di
gas con alveoli molto molto ampi e belli da vedere. Uno spettacolo.
Che cos'altro possiamo chiedere a una farina?
Ah, ci sono! Un surplus di valori nutrizionali: Il germe di grano!
E così nella lista ci finisce anche lui: il germe di grano. Ma a che serve?
Beh, è piccolissimo, quindi parliamo di quantità infinitesimali,
però è una sorta di superpotere, ha tutto! Contiene acidi grassi
insaturi (quelli buoni!) ma non solo! Guardate l'elenco di cosa è
contenuto nel Germe Vitale di Grano: vitamina E, acido folico,
fosforo, tiamina, zinco e magnesio, così come acidi grassi essenziali,
alcoli grassi e fibra alimentare.
Se fate una piccola ricerca sul web vi renderete conto che questo
benedetto germe di grano è una sorta di jolly che fa davvero bene.
Ma allora, perché non si utilizza sempre? Il motivo è semplice: tende a irrancidire facilmente e a rovinare tutta la farina.
Per nostra fortuna, i molini hanno imparato a trattarlo
termicamente e ad impedire l'irrancidimento, e quindi, via libera al suo
utilizzo!
Grande risorsa aggiuntiva, questa. Anche perché grazie a lui,
miglioriamo ancora di più i sapori e i profumi dell'impasto e questo è
bene, no?
Che altro si potrebbe chiedere per portare questa farina al top del desiderabile?
La macinatura a pietra! Ma si, certo, il sogno sui bei tempi
andati, giusto? Io francamente per molti anni avevo delle perplessità
sulla macinatura a pietra, per il timore che la polvere risultante dal
logorìo delle macine potesse finire nella farina,
ma in questa farina anche questo rischio è stato scongiurato, grazie a
moderne tecniche di molitura che ne garantiscono l'assoluta purezza. E
quindi, via libera anche a questa caratteristica!
Resta solo un elemento: la decisione sulla forza che deve possedere questa farina... il valore del W.
In effetti, su questo aspetto eravamo un po' lontani io e
Francesco. Lui voleva una farina forte, per l'alta idratazione e io una
più debole, per farci la napoletana.
Alla fine, dopo decine di prove, abbiamo trovato un ottimo equilibrio, scegliendo un W 280.
E' perfetto per l'alta idratazione, perché la farina assorbe
tantissimo (se aveste potuto sentire i panettieri professionisti che
l'hanno provata.... io e Francesco li volevamo abbracciare!) e tiene la
corda alla grandissima!
Ma è anche ottima per una bella napoletana. Sia la contemporanea
che la tradizionale, con qualche accorgimento in fase di punto pasta.
Un risultato che ha messo d'accordo me e Francesco, i “due Priori”,
ed è per questo che l'abbiamo battezzata così, ed è proprio per questo
che sull'etichetta ci sono le nostre silouette.
Ecco, vi affidiamo questa farina per farci cose speciali, voi che
già siete speciali, preparati e pronti a capirne il valore e a
utilizzarla al meglio delle sue possibilità.
Provatela anche per un pane carico di profumi, di sapori e di colori.
Noi ne siamo orgogliosi.